sabato 7 luglio 2012

Music seems to help the pain. Seems to motivate the brain.

Questamerdaccia è recente. Colpa della mia testa bacata che mi costringe a partecipare a stupidi giochetti.
AH.
Regole:
1- Scegli un personaggio, una coppia o un fandom. [Johnlock]
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale, fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 5, poi pubblicale


Music seems to help the pain. Seems to motivate the brain.


Goodbye my lover- James Blunt 
 
Sei seduto sulla fredda poltrona blu nel tuo scuro appartamento. Troppo grande per una sola persona. Troppo vuoto senza di lui.
 
E non puoi dire di non essertelo aspettato, sapevi che prima o poi sarebbe finita. Speravi non in questo modo.
Sospiri lentamente, lacrime agli occhi, mani tremanti. Speravi comunque che durasse per sempre.
Ma lui se n'è andato improvvisamente, violentemente; s'è portato via i suoi occhi color del cielo, i suoi zigomi taglienti, le sue dita lunghe e affusolate, il tuo cuore.
Ti ha cambiato e l'hai cambiato, vi siete curati a vicenda, vi siete amati. Avete diviso il letto, i sogni e la vita. 
Lui era l'unico. Non crederai a quelle sue ultime parole né a nessun altro. E lo ami, nonostante tutto, nonostante le lacrime e le bugie, è sempre l'unico.
 
Ti stringi meglio sulla poltrona fredda, nell'appartamento scuro, troppo grande e, ti rendi conto solo adesso, tanto vuoto quanto te.
 
The scientist- Coldplay

Procedi velocemente, a passo spedito, dando un'occhiata qua e là ogni tanto, come hai fatto spesso negli ultimi tre anni. 
Hai una sola destinazione, un solo obiettivo: John, casa. Impressionante come suonino bene queste due parole insieme, non è vero? 
Ti ritrovi a pregare che tutto sia come quando l'hai lasciato, di poter ricominciare le cose da dove le hai interrotte. 
Una volta arrivato da lui gli dirai tutto, gli parlerai del piano, di Moriarty, della verità, di questi anni e di come il pensiero di averlo lasciato da solo ti abbia perseguitato. 
Con una sincerità schiacciante, gli dirai quello che non sei mai riuscito a dirgli tempo fa, quello che merita di sapere. E, infine, lo bacerai come sogni di fare da tre anni a questa parte, com'è giusto che sia.
Arrivi al 221 B di Baker Street nel freddo di un Gennaio londinese, alzi il colletto e bussi con le mani tremanti.
La porta che si apre, un respiro soffocato in gola, capelli biondi e profumati, maglione orribile, occhi sbarrati.
Lacrime.
-Sono tornato per te, John.-


Londra brucia- Negramaro

Lentamente, a piccoli passi, lo segui per le mille strade e stradine di Londra. Sembri la scia di un fantasma.
I suoi occhi sono vitrei e stanchi, probabilmente non ti noterebbe neanche se non ti nascondessi più.
E' dimagrito. Usa di nuovo il bastone. Ha la barba di un paio di giorni. Trema un po'. E tu continui a seguirlo, mentre qualcosa ti logora dall'interno verso l'esterno.
Ti odia e ti ama allo stesso tempo, cerca di dimenticare anche se non vuole, vive una non-vita da quel giorno.
All'improvviso, la tua testa esplode, le orecchie fischiano. Stai per avvicinarti, per dirgli di riprendersi, dirgli di lottare e aspettare ancora poco, soltanto un poco.
Ma poi ti volti, lui non c'è più, fantasma solitario in una città non più amica.
Una sola domanda rieccheggia nella tua mente brillante, assillandoti e distruggendoti: Che cosa hai fatto a quest'uomo, Sherlock?


La più grande che ci sia- Dente.

John sorride al mattino presto, notando i riccioli di Sherlock che fanno capolino al suo fianco; li accarezza.
Lo sente stringersi al suo fianco, profumo dolce e agrumato lo avvolge. Profumo di casa.
E' in questi momenti che si rende conto che la sua scelta sia la più giusta, ogni volta, in tutto e per tutto, sempre e per sempre.
Continuerà a fare quella grande cazzata per cui tutti lo guardano come fosse pazzo.
Continuerà a fidarsi di Sherlock Holmes.

The only exception- Paramore

Rotolano tra le lenzuola velocemente, affamati e desiderosi di toccare la pelle dell'altro.
E' una sera d'estate. La sera in cui John capisce la verità. La sera in cui Sherlock apre il suo nascosto cuore.
-Mio padre se ne andò quando ero un bambino,- dice,- Io non capii perché, mia madre restò distrutta. Piangeva tutti i giorni.- Si sitema meglio fra le sue braccia.
-Allora ero troppo piccolo, ma già non mi rendevo conto del perché lei si lasciasse ferire così. Mi ripromisi che per me sarebbe stato diverso. Io sarei stato forte. Tutte queste cose effimere, i sentimenti...non mi hanno mai toccato. Mi guardavano male e non m'importava, non sapevo cosa fosse l'amore né volevo scoprirlo.-
Si blocca. John rabbrividisce inconsapevolmente. Sherlock stringe la presa sul suo fianco.
-Poi ho incontrato te.-
E John inevitabilmente capisce e sorride.  Anche questa, a modo suo, è una dichiarazione.

(21/06/2012)

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