Bulimia
"Riempio tutto il mio corpo, la mia esistenza,
la mia incapacità, il distacco del mondo,
sensazioni che non finiscono mai, sento
lo schifo che c'è dentro me, corro di corsa,
cado in ginocchio, mi svuoto tutto, ritrovo
il vuoto."
Le strinse in modo convulso i polsi e la sbattè contro il muro,cominciano a baciarla energicamente.
Non si sorprese granché quando la sentì rispondere con la stessa foga.
Le sfilò la giacca e la maglietta e fece lo stesso con i suoi vestiti.
Nel giro di poco tempo si ritrovarono entrambi nudi sul grande letto di Grace.
Lui esplorava la sua pelle con baci e carezze,insaziabile.
Mentre lei sembrava mangiargli le labbra.
Erano due bulimici.Bulimici d'amore.
Ingoiavano carezze e baci in quantità sproporzionate,in qualsiasi momento della giornata.
E finivano per perdersi l'uno negli occhi dell'altra mentre,con un ultimo gemito,raggiungevano il culmine del piacere insieme.
Restavano accoccolati ancora un pò, dopodiché uno dei due (quasi sempre Grace) se ne andava.
Certo, perché i bulimici non si limitano alle abbuffate,no.
Ci si ficca un dito nel cuore e si vomitano sensi di colpa.
Quella volta toccò a Grace.
-Devo andare,Craig mi aspetta per le otto- disse,e scappò via prima che Wayne potesse anche solo salutarla.
Sbattendosi la porta alle spalle con nervosismo.
L'uomo si rannicchiò sotto le coperte e infilò il dito nel suo cuore,vomitando solo poche parole.
-Ma io ti amo Grace-
(03/04/2011)
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sabato 7 luglio 2012
Red Alphabet-Azzurro
Azzurro
"Una specie di dolcezza splendeva sorridente in quegli occhi crudeli azzurro-chiari e su quella bocca vigorosa, rossa, dalla piega amara." (Paul Verlaine)
Ti mordi le labbra in preda a una crisi di panico.L'ennesima.
Non riesci davvero a controllare i tuoi pensieri,eh?
Sembri una naufraga in mezzo al mare.Si,il mare dei suoi occhi.
E' venuto poco fa e,accidenti,ci sei quasi annegata di nuovo.
Lui,col suo sorriso beffardo e i suoi magnifici occhi azzurri,riesce sempre a lasciarti imbambolata.
E non puoi che sembrare un'idiota al suo fianco.
Oh,si.Quell'uomo ha la capacità strabiliante di rincretinire anche te,Teresa Lisbon,la leggendaria e temuta,Teresa Lisbon.
E ti sale su il nervosismo al solo pensarci.
Strizzi gli occhi e provi a scacciare via quell'immagine.
Niente da fare,continua a tornare.Ma,dico io,come puoi anche solo pensare di lavorarci insieme se appena lo vedi finisci in questo stato catatonico?
Prendi un grosso respiro,è il caso di lavorare.
Ed è proprio in questo momemnto che entra Rigsby,sorriso smagliante e documenti in mano.
-Abbiamo un caso-dice,porgendoti i documenti.
Annuisci e li afferri,ma...ehi.Un momento.E quella cos'è?
Alzi gli occhi al cielo,masticando un'imprecazione.Ma è una persecuzione questa.
-Chiamo Cho-dice lui avviandosi verso la porta.
-Rigsby-si ferma,lo guardi facendo una smorfia.
-Prima togliti quella giacca.-Dici indicando l'abito.-Io odio l'azzurro-
Lui ti guarda confuso,tu ti alzi soddisfatta ed esci dalla stanza.Stretta nel tuo cappotto rigorosamente nero.
( 26/03/2011)
"Una specie di dolcezza splendeva sorridente in quegli occhi crudeli azzurro-chiari e su quella bocca vigorosa, rossa, dalla piega amara." (Paul Verlaine)
Ti mordi le labbra in preda a una crisi di panico.L'ennesima.
Non riesci davvero a controllare i tuoi pensieri,eh?
Sembri una naufraga in mezzo al mare.Si,il mare dei suoi occhi.
E' venuto poco fa e,accidenti,ci sei quasi annegata di nuovo.
Lui,col suo sorriso beffardo e i suoi magnifici occhi azzurri,riesce sempre a lasciarti imbambolata.
E non puoi che sembrare un'idiota al suo fianco.
Oh,si.Quell'uomo ha la capacità strabiliante di rincretinire anche te,Teresa Lisbon,la leggendaria e temuta,Teresa Lisbon.
E ti sale su il nervosismo al solo pensarci.
Strizzi gli occhi e provi a scacciare via quell'immagine.
Niente da fare,continua a tornare.Ma,dico io,come puoi anche solo pensare di lavorarci insieme se appena lo vedi finisci in questo stato catatonico?
Prendi un grosso respiro,è il caso di lavorare.
Ed è proprio in questo momemnto che entra Rigsby,sorriso smagliante e documenti in mano.
-Abbiamo un caso-dice,porgendoti i documenti.
Annuisci e li afferri,ma...ehi.Un momento.E quella cos'è?
Alzi gli occhi al cielo,masticando un'imprecazione.Ma è una persecuzione questa.
-Chiamo Cho-dice lui avviandosi verso la porta.
-Rigsby-si ferma,lo guardi facendo una smorfia.
-Prima togliti quella giacca.-Dici indicando l'abito.-Io odio l'azzurro-
Lui ti guarda confuso,tu ti alzi soddisfatta ed esci dalla stanza.Stretta nel tuo cappotto rigorosamente nero.
( 26/03/2011)
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